Bohemian Rhapsody: l'outcoming di un genio

OMOSESSUALITA E OUTCOMING - Il capolavoro indiscusso dei Queen, Bohemian Rhapsody (1975), vero manifesto dell’intera rivoluzionaria carriera musicale del gruppo britannico, si propone come una rapsodia rock-prog, cioè un componimento dal contenuto epico. Il testo, nel suo apparente nonsense, lo si può leggere alla luce dello status del geniale compositore Freddy Mercury ed è una dichiarazione del suo VISSUTO OMOSESSUALE. A ragione infatti  molti vi hanno riconosciuto un outcoming di FM, nonché l’enorme travaglio interiore di chi ne vive il passaggio. Le sole parole sono un vero capolavoro letterario, a mio avviso, obliquo come un’opera di Oscar Wilde e delirante al contempo, come il migliore Edgar Allan Poe.

Provo a interpretare brevemente:

1) “Questa è la vita vera, o è solo fantasia?”: la mia vita è una realtà o una finzione? È questo incipit la chiave di lettura, messa non a caso all’inizio. FM ammette a se stesso che ha sino a quel punto portato avanti una finzione.

2) “Travolto da una frana, senza scampo dalla realtà”: la verità è schiacciante.

3) “Apri gli occhi, alza lo sguardo”, dice a se stesso, “Sono solo un povero ragazzo, non ho bisogno di essere capito”: non ho nulla da spiegare agli altri.

4) “Mamma”, generalmente è una figura materna, accogliente, quella alla quale prima ci si confida, “Ho appena ucciso un uomo”: ho liquidato il mio finto alterego, la mia copertura. “Gli ho puntato una pistola alla testa”: ho distrutto quel pensiero, la vita finta.

5) “La vita era appena iniziata, ma ora l’ho lasciata e l’ho buttata via”: stavo sprecando la mia vita (col fingere).

6) “Non volevo farti piangere”: non intendevo deludere (alcuno).

7) “Troppo tardi è venuta la mia ora”, me ne sono accorto tardi, “Addio a tutti, me ne devo andare”: la morte del vecchio se stesso è un addio a quanti l’hanno conosciuto in quel suo modo, “Devo lasciarvi tutti ed affrontare la verità”.

8 ) “Non voglio morire”: vorrei non dover cambiare (il rifiuto dell’amaro calice sacrificale), “Qualche volta vorrei non essere mai nato”: il rammarico di dover essere ciò che si è.

9) “Galileo, Galileo [etc]”: la crisi esistenziale porta FM sull’orlo della follia. La vita è vista come un’operetta (pirandelliano).

10) “Sono un povero ragazzo e nessuno mi ama”: l’impressione di chi si dichiara e di essere condannato alla solitudine, che nessuno più lo ami.

11) “Risparmiate la sua vita da questa mostruosità”: l’omofobia nella commiserazione altrui, l’omosessualità paventata quale aberrazione della natura.

12) “Mi lascerete andare? - No, non ti lasceremo andare - Lasciatelo andare - Lasciatemi andare”: l’indecisione di FM proiettata sugli altri. La sua difficoltà a lasciarsi andare, vissuta questa come un impedimento da parte degli altri.

13) “Belzebù ha messo un diavolo da parte per me”: l’omosessualità come dannazione.

14) “Così pensate di potermi lapidare e sputarmi in un occhio”: il giudizio e la condanna.

15) “Così pensate di potermi amare e lasciarmi morire”: il mondo ha sempre bisogno di martiri per la causa.

16) “Devo solo uscire - niente veramente importa”: devo solo uscire (allo scoperto), nient’altro conta.

17) “Il vento continua a soffiare”: la vita è un soffio di vento.

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