Sam è un giovane musicista introverso. "Incredibile, sei venuto, perché non resti un pò, conosci gente nuova, provaci per una volta".
È capitato nel pieno di un party che il nuovo compagno della sua ex sta dando nell'appartamento che Sam deve quindi liberare.
Nel buio rumoroso la folla si agita socializzando convulsa Sam si fa largo sfuggendo al suo litigioso rimpiazzo è urtato al volto violentemente da un passante che a malapena si scusa sanguina dal naso sulla maglietta bianca percorre il corridoio supera alla sua destra una giovane in bagno piegata sulla tazza che vomita passa davanti a un'altra appoggiata assorta alla parete a sinistra una terza solleva lo sguardo illuminato dal cellulare al suo indirizzo forse è interessata Sam si rifugia nella stanza in fondo e trova lo scatolone della sua musica.
Nella poltrona dove sprofonda si addormenta.
Al risveglio tutta Parigi è invasa dagli zombi. Sam dovrà lottare contro la sete, la fame, la morte incombente, scoprendo nell'assordate isolamento il valore di una presenza qualsiasi, purché ancora umana.
Un film sulla SOLITUDINE e sulla ALIENAZIONE DEI RAPPORTI tra esseri umani.
Nel teatro dell'assurdo del party, dove nella massa brulicante la gente si incontra, si scontra, si accoppia e separa, si stordisce e assordisce, viene da chiedersi se quegli uomini e quelle donne non siano dentro già morti prima ancora di essere zombi.
Un horror-non-solo per la regia e scenografia di Dominique Rocher, Francia, 2018: "La Notte Ha Divorato Il Mondo"